L’ andazzo è sempre quello … e poco o nulla
cambia.
Poca, o meglio, pochissima trasparenza.
Precisa volontà di imbrogliare le carte per
perseguire i propri fini e favorire i propri sostenitori.
Ricerca del consenso nella popolazione, cercando
di distribuire alcuni appalti, ritenuti “sacrificabili”, e denari pubblici con
criteri discutibili, tra coloro che vengono considerati avversari, al fine di
farseli buoni.
Pressoché nullo, rispetto per la concorrenza ed il
libero mercato.
Ripetuta violazione dei principi comunitari, e
LOGICI, per una buona amministrazione, di economicità,
correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza
ecc. ecc.
Sostanzialmente: “Noi ce ne
fottiamo, dite quel che vi pare, proseguiamo per la nostra strada, che è quella
giusta … siamo stati votati, fino al termine del nostro mandato continueremo a
fare quel che ci pare … e non rompete le palle con le vostre critiche che tanto
non ci toccano”.
Così accadrà certamente, se nessuno
fermerà prima questo modo di agire.
Veniamo ai fatti:
Diamo un occhiata alle
determinazioni 116 e 117 esposte all' Albo.
Ci si rende conto di
quanta trasparenza e rispetto nei confronti di noi mortali ha l'
amministrazione.
Una tratta di un
affidamento diretto in cui si parla coraggiosamente anche di economicità.
L' altro è un
affidamento diretto con un ribasso su prezzi a noi sconosciuti, ed a quanto si
legge, avvenuto in modo non competitivo, con altre ditte (se anche detta
competizione vi fosse stata non risulta in determina). Ad ogni modo, che non si
venga a parlare di trasparenza.
Nè verso potenziali
concorrenti, mai interpellati.
Nè verso di noi
amministrati plebei.
Si continua a fare
come si vuole.
Al limite si dice che eventuali,
ipotetici documenti, sono agli atti.
Si potrebbe parlare di
eccesso di potere.
Certamente non di
operazione trasparenza.
Sia chiaro che le
ditte oggetto dei su citatati affidamenti diretti non sono oggetto della
critica.
Le loro offerte
potrebbero anche essere oneste e convenienti, ma da quanto si evince, questo
fatto non è stato appurato con un confronto competitivo sul libero mercato.
La critica interessa
la stazione appaltante, o chi da dietro questa ne muove i fili.
E’ molto difficile … elencare
in determinazione le ditte invitate a presentare la propria offerta?
Oppure si ha paura che
così facendo si scopra qualche altarino che è meglio rimanga ben nascosto?
Non si sta utilizzando
denaro privato … bensì denaro pubblico … cioè di tutti.
Essere stati eletti
non autorizza a disporre delle risorse pubbliche secondo il gradimento o la convenienza
degli eletti:
“L’estrema urgenza che legittima
l’affidamento diretto di un contratto pubblico, perciò, può derivare solamente
da fattori imprevedibili ed estranei alla stazione appaltante, non addebitabili
in alcun modo alla sua organizzazione o programmazione” (cfr., ex multis, Cons.
Stato, sez. V, 10 novembre 2010, n. 8006).
Ciao a tutti e … sursum corda, in alto i cuori.
Ehi, lupacci cattivi, non crederete mica che basta farci vedere i dentoni o abbaiare per spaventarci.
RispondiEliminaSiamo volponi, mica coniglietti.
Mamma mia che paura che ci fate.
Brr, brr ... tremiamo!
OK ... determina 122 grosso modo ci siamo.
RispondiEliminaLe ditte a cui è stata richiesta un offerta sono almeno state elencate.
Queste sapendo quanto hanno effettivamente offerto possono constatare che la loro offerta era maggiore.
Purchè, chiaramente, a tutte sia stata chiesta un offerta per la stessa tipologia di prodotto.
Rimane però un grosso mistero capire, per quale strana ragione la ditta alla quale in precedenza è stata affidata direttamente la fornitura di 400 sedie (determina 116) non sia stata invitata a questa competizione per la fornitura di 50 sedie, dato che si tratta dello stessa categoria merceologica?
Sarà certamente tutto regolare ... e si spera che dietro a quest' ultimo fornitore Bergamasco, non ci sia qualche intermediario concorrente al fornitore precedente, che si intasca qualche provvigione.
Scusate la poca fiducia, ma ...
Non sono i nostri dentoni che vi spaventano, ma i vostri punti deboli. Se tremate ... copritevi con un maglione.
RispondiEliminaE viceversa rimane anche un mistero capire per quale misteriosa ragione, la fornitura delle precedenti 400 sedie di cui alla determina 116, sia stata affidata con la procedura dell' affidamento diretto senza un confronto competitivo sul libero mercato.
RispondiEliminaCosì come risulta da quel che è scritto sulla stessa determina 116.
Le ditte invitate per la competizione della fornitura di 50 sedie non potevano essere invitate in una simile competizione per fornirne 400?
RispondiEliminaQuesto è quel che si legge sulle determine sopra citate.
Se così stanno le cose ... la faccenda è puzzolente.